In Italia sempre più lavoratori scelgono di aderire ad un piano di welfare aziendale, riconoscendo i vantaggi che si ricevono da questa iniziativa, sia per l’azienda che per gli impiegati.
Sono quasi 30.000 i dipendenti di Fiat e Cnh che hanno deciso di aderire al “Conto Welfare” aziendale, preferendo ricevere 700 euro all’anno (che arriveranno a 735 grazie ad un bonus aziendale del 5%) spendibili in servizi e beni materiali, piuttosto che 700 euro di premio in denaro che al netto della tassazione arriverebbero solo a 570.
Sia Fiat e Cnh, sia i lavoratori non dovranno versare le rispettive quote di contributi Inps sul buono welfare di 735 euro, e questo rappresenta una riduzione del costo del lavoro per l’azienda che come da contratto dovrà pagare a Conto Welfare 35 euro l’anno per ogni lavoratore. Invece per quanto riguarda i lavoratori subiranno un piccolo taglio alla propria pensione dovuto al mancato versamento dei contributi.
Il contratto firmato dall’azienda e dai sindacati firmatari (Fim,Uilm, Fismic, Ugl e Quadri) è tra i più importanti in Italia in questo periodo, ed è stato possibile grazie alle condizioni agevolate introdotte lo scorso anno dalla legge di Stabilità.
I sindacati firmatari si ritengono soddisfatti di come il welfare aziendale stia prendendo piede in Italia, e Gianluca Ficco della Uilm afferma “In una fase in cui l’austerità determina tagli dolori ai servizi sociali è un bene che i lavoratori possano tutelarsi aderendo, di propria volontà, a forme di welfare aziendale”.
Fonte: Il Messaggero